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1 Ottobre 2024Si è concluso il viaggio in Polonia organizzato dal Consorzio dei Servizi Sociali A5, nell’ambito del “Premio della Memoria”. I campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau e la visita della suggestiva Cracovia sono state alcune delle tappe del viaggio che ha coinvolto 17 neo diplomati provenienti da diversi comuni dell’Ambito.
“Il viaggio in Polonia è stato l’ultimo step di un percorso che ha coinvolto i ragazzi nella visione di un film e in una serata di confronto con il docente universitario di Storia della diaspora ebraica, Ottavio Di Grazia. La nostra iniziativa – precisa il Direttore Generale Carmine De Blasio – nasce con l’obiettivo di avvicinare i giovani ad una pagina tragica della storia dell’umanità, con la finalità di affidare alle nuove generazioni un messaggio di pace e speranza. Siamo convinti che la conoscenza e la consapevolezza siano i primi passi da compiere per contribuire alla costruzione di un futuro migliore”.
Durante il soggiorno in Polonia i ragazzi hanno visitato il quartiere ebraico di Cracovia e alcune Sinagoghe, e conosciuto alcuni luoghi dei rastrellamenti operati dai nazisti. Toccante la visita alla fabbrica di Schindler, convertita in un museo dedicato al periodo dell’occupazione, dal 1939 al 1945, di Cracovia.
Presso il campo di concentramento di Auschwitz, simbolo universale dei lager per il terrificante numero delle vittime della follia umana, i ragazzi hanno ascoltato dalla voce di una guida il racconto della terribile esperienza dei deportati. Decisamente crudo e forte anche l’impatto con i resti dei crematori e dei capannoni utilizzati nel vicino campo di sterminio di Birkenau, altro luogo simbolo dell’Olocausto.
Quest’anno, per la prima volta, il viaggio è stato documentato dalle telecamere di “Persone e Sociale”: il network del Consorzio A5 pubblicherà, nei prossimi giorni, una serie di servizi per raccontare la bellissima esperienza di vita e formazione che ha coinvolto un gruppo molto motivato e interessato di ragazzi.
“Colpisce sempre – continua De Blasio – l’attenzione e l’approccio riflessivo con il quale tanti giovani si confrontano con una realtà agghiacciante che, inevitabilmente, riporta a quei terribili anni di guerra e terrore. É importante riflettere e pensare che quello che è accaduto allora può sempre ripetersi, magari in forme diverse, perché la tentazione dell’uomo di sopraffare e usare la violenza per imporre le proprie ragioni è un rischio che non è stato consegnato solo alla storia. Del resto – conclude il direttore generale del Consorzio A5 – è questo il motivo che ci spinge, ogni anno, ad organizzare un viaggio nella memoria: i ragazzi, che hanno avuto la fortuna di partecipare, sono ora chiamati anche a trasferire agli amici e ai familiari le emozioni e le sensazioni vissute, in modo da alimentare una rete di conoscenza fondamentale per un futuro di pace e speranza”.